A piedi nudi nel porto

portoCittadini, amministratori, tecnici in dialogo sul nuovo Piano regolatore portuale di Genova.
Si è svolta oggi, 29 marzo 2015, la prima passeggiata di incontro e confronto sulle trasformazioni in via di definizione per il Porto e per la città, organizzata dal Municipio Centro-Ovest di Genova insieme al  laboratorio Incontri in Città, all’ass. Giovani Urbanisti – fondazione Labò e all’ass. Italia Nostra. Le iscrizioni si sono chiuse in anticipo, una volta raggiunto il numero massimo di 180 partecipanti più i giornalisti.

Il tema caldo è la possibile collocazione del polo petrolchimico attualmente situato a Multedo “Oggi, con la passeggiata, iniziamo un percorso di vera partecipazione con i cittadini, le associazioni e gli amministratori – dichiara il presidente del municipio II Centro-Ovest, Franco Marenco – per dimostrare che il problema della ricollocazione di una servitù come quella del petrolchimico non è risolvibile spostandolo in un altro “giardino”. Partiamo dalla Lanterna, non solo perché luogo di un possibile peggioramento di uno scempio ambientale in atto da decenni, ma anche perché è il simbolo di Genova e della nostra storia, ci aspettiamo che gli amministratori capiscano che si tratta di scegliere da qui quale scenario e quale futuro vogliamo per l’intera città”.

La passeggiata, però, vuole trasformare il dibattito sul petrolchimico: “Non più una battaglia di dati, percentuali e stime di pericolo e danni – spiega la consigliera comunale Monica Russo – ma l’occasione per progettare in questa area insieme ai cittadini un’opera di riqualificazione per la città dal porto. Gli amministratori che erano qui, come me, e quelli che leggeranno le risposte al questionario potranno conoscere il pensiero, autentico, e non presunto dei cittadini su cosa desiderano per la loro città. Ad Autorità Portuale suggeriamo di proseguire le passeggiate nel porto per permettere ai cittadini a terra di lavorare un po’ sul mare”.

Il questionario C’è porto per tutti! è un’indagine che il nostro laboratorio conduce proprio per comprendere quale sia la relazione dei genovesi con il loro porto. Il questionario innanzitutto metterà in luce quali siano le conoscenze effettive sulla produttività e l’organizzazione di un mondo che appare ormai poco familiare a molti abitanti della città. Si esplorerà, poi, la percezione di attaccamento, di fiducia, di apprezzamento della realtà portuale nei suoi diversi aspetti. Si cercherà infine di comprendere quali siano le preferenze degli abitanti in merito all’organizzazione delle aree urbane di cerniera, limitrofe al Porto e delle aree portuali destinate dal PRP a funzione urbana, nonché le preferenze sulle attività portuali adiacenti alle funzioni urbane e in particolare all’abitato. La riorganizzazione del Porto di Genova invita ad interrogarsi su questi aspetti e a pensare a nuove occasioni di incontro e dialogo tra le parti, a scopo sia informativo, sia progettuale.

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